Lampard con il Manchester City

Storie di calcio: Frank Lampard

È il minuto ’85 di Manchester City-Chelsea e la squadra di casa, in inferiorità numerica per l’espulsione di Zabaleta, riacciuffa gli ospiti per l’1-1 finale.

Bel goal e tutto apparentemente “normale” in un match fra due pretendenti al titolo. Se non fosse che il ragazzo autore della rete del pareggio si chiami Frank Lampard, 13 anni nel Chelsea – 648 presenze – 211 reti – 1 Europa League – 1 Champions League – 3 Premier League – 4 Coppe d’Inghilterra – 2 Coppe di Lega – 2 Community Shield; probabilmente, la storia del Chelsea.

Lampard con il Manchester City

Emozioni di questo tipo può regalarle solo uno sport romantico come il calcio. Lampard quest’estate è stato “scaricato” dal nuovo corso di Josè Mourinho, anche giustamente aggiungiamo noi, in un ricambio generazionale del quale il Chelsea aveva di certo bisogno. Ovviamente, al momento dell’ufficialità della firma per il City sapevamo un po’ tutti che il destino era lì, appollaiato, beffardo, per regalarci ancora una volta una magia.

Siamo sempre molto concentrati sui prodotti e su quello che riguarda le performance in campo. Lampard ci ha insegnato in poco più di 10′ come un vero professionista può gestire in maniera impeccabile una situazione che sarebbe stata schiacciante per qualsiasi atleta a qualsiasi livello. Sempre sereno fin dall’inizio della stagione, mai una dichiarazione fuori posto anche dopo il trasferimento, con i tifosi non certo entusiasti e vari addetti ai lavori ad esaltarne una fine prematura. La prima rivincita di Frank è stata all’ingresso in campo, ovazione per lui. L’emozione non ha prevalso ed alla prima palla buona, il marchio di fabbrica: inserimento in area, destro e palla in rete, facile.

Gol Lampard, Manchester City-Chelsea

In quel preciso momento Lampard ha deciso di non esultare, ma lo ha fatto con lo sguardo di chi sa di aver realizzato la rete più pesante della propria carriera, tanto che molti tabloid inglesi hanno ironicamente segnalato “Own goal – Lampard”. Il viso di questo ragazzo ci ha sul serio lasciato a bocca aperta, solo e soltanto quel rettangolo verde, apparentemente freddo e senza particolare significato per i più, riesce a regalare emozioni di questo tipo.

Grazie Frank.