Play test recensione adidas Primeknit

Play Test: adidas Primeknit

Ne avevamo sentito parlare molto, avevamo visto molte foto e video, ed eravamo veramente curiosi di poter avere le scarpe adidas Primeknit tra le mani. Ma poi, dopo averle viste da vicino, ed averle provate al piede, la sorpresa ha lasciato il posto allo stupore nel trovarsi un prodotto davvero stupefacente per comodità e particolarità dei materiali.

Primeknit

L’idea di un filo unico che, intrecciandosi, andava a formare la tomaia, era l’ informazione che più ci lasciava perplessi, ma, in effetti, la frase è più che corretta. Di cuciture, infatti, non c’è neanche l’ ombra, e questo conferisce allo scarpino una comodità allucinante, secondo noi superiore a qualunque altro prodotto adidas.

Il brand tedesco, però, non ha lasciato niente al caso, in quanto, nonostante non ci siano estrusioni di alcun tipo, sulla parte frontale si intravedono, e meglio ancora si sentono al tatto, delle vere e proprie zone di contatto, create proprio dall’intrecciatura del filo. Comodissime e superleggere, la colorazione, particolarissima, riprende tutti i colori del Samba Pack che, fusi tra loro, danno alla tomaia una colorazione davvero affascinante.

Piatto suola

Invece c è poco da dire sulla suola, dal momento che è la medesima delle adizero F50 in tutto e per tutto, con la tipica suola Traxion e la tecnologia Sprintframe dal tallone alla tacchettatura. Rimane, quindi, uno scarpino, votato alla leggerezza, da tenere comunque nel segmento “velocità” di adidas.