Formazione Sudafrica 2013

Puma dice addio al Sudafrica, contratto rescisso per alcune partite truccate

La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo, ma adesso si può parlare di ufficialità: come riporta la BBCPuma ha deciso di rescindere unilateralmente il contratto che la legava alla SAFA (South African Football Association), la federazione calcistica sudafricana.

La notizia giunge a quattro giorni dallo scioglimento della partnership tra il gruppo bancario Absa e la stessa SAFA, una collaborazione che andava avanti da ormai sei anni. Inoltre, un’indagine svolta dalla FIFA lo scorso dicembre aveva evidenziato, con prove evidenti, che le quattro amichevoli disputate in preparazione ai Mondiali del 2010 dai Bafana Bafana contro Thailandia, Bulgaria, Colombia e Guatemala erano state truccate.

Formazione Sudafrica 2013

Nonostante il calcio sudafricano sia in una situazione di costante declino (basti pensare che l’unico successo in campo internazionale risale alla Coppa d’Africa del 1996, e che, negli ultimi venticinque anni, è il primo paese organizzatore dei Mondiali a non essersi qualificato all’edizione successiva), Puma ha dichiarato che la decisione di rompere il sodalizio con la Safa sia maturata esclusivamente in conseguenza dell’accertamento delle quattro combine.

Puma ha rilasciato un comunicato stampa in cui annuncia che il contratto di sponsorizzazione era da ritenersi concluso: “In seguito alle accuse mosse contro la Safa circa alcune partite truccate”, si legge nel comunicato, “e che non hanno trovato adeguata risposta dall’interno dell’organizzazione del massimo organo del calcio sudafricano, Puma ha rescisso il contratto con effetto immediato. Puma rispetta un codice etico in tutti i settori della sua attività imprenditoriale e si aspetta che i suoi partner facciano altrettanto. Tralasciando i problemi in questione, Puma tiene a precisare che l’esperienza di lavoro con la Safa è stata comunque buona, e augura al calcio sudafricano il meglio per il futuro”.

La Safa non ha ancora commentato la vicenda, che ha portato anche alla sospensione di cinque alti funzionari, tra cui il Presidente della Safa Kirsten Nematandani, poi reintegrato fino al mese scorso quando ha perso le elezioni in favore di Danny Jordaan.